L’autunno ormai è giunto e l’inverno è dietro l’angolo, le giornate si stanno accorciando, l’aria si fa più fresca e in casa iniziano ad accendersi stufe, riscaldamenti e compaiono i piumoni sui nostri letti. In questo periodo siamo più esposti alle cosiddette malattie da raffreddamento sia perché in effetti le temperature si abbassano sia perché in generale adottiamo una serie di comportamenti che favoriscono la diffusione di virus e batteri (stiamo più al chiuso, facciamo meno movimento, subiamo sbalzi termici repentini, beviamo di meno, tendiamo ad avere una dieta meno varia..); proprio per questa serie di condizioni sfidanti potrebbe essere una buona idea dare una mano al nostro sistema immunitario… sempre che non l’abbiamo già fatto prima!
Vi proponiamo alcuni suggerimenti che noi personalmente adottiamo e che non evitano sempre di ammalarsi ma possono aiutarci a reagire meglio ai malanni e alle loro conseguenze. Io laddove possibile mi curo con le erbe seguendo le indicazioni principalmente di Maria Treben e il suo “La salute dalla farmacia del Signore” (ed. Ennsthaler) e di Jean Valnet con “Fitoterapia. Guarire con le piante” (ed. Giunti).
In questo periodo ogni giorno bevo una tazza di tisana di timo (serpillo o pepolino); rimedio comune in passato contro le malattie respiratorie, sotto forma di sciroppo è un valido alleato per debellare il raffreddore. La tisana la preparo con un cucchiaino di timo secco in una tazza di acqua bollente; lascio in infusione per massimo un paio di minuti e aggiungo 30 gocce di tintura di timo come “rinforzo”.
Appena ho un lieve accenno di fastidio alla gola, prendo subito un cucchiaio di sciroppo di gemme di pino e vado avanti per qualche giorno fino a che il fastidio non scompare. Qui mi aiuto anche con il propoli sotto forma di soluzione da spruzzare direttamente in gola e seguo il consiglio della mamma di dormire con una sciarpina di lana intorno al collo e addio mal di gola!
Come prevenzione per l’influenza la Treben consiglia di prendere un cucchiaino di amaro svedese al giorno con un po’ di acqua tiepida; per la cura dell’influenza invece Valnet propone tre rimedi: riposo, sciacqui con infuso di timo e 2 o 3 grog al giorno preparati con mezzo limone, 1 cucchiaino di miele in un bicchiere di acqua calda in cui si sono bolliti per 2-3 minuti 1 pezzetto di cannella e 1 chiodo di garofano, lasciati successivamente in infusione per 20 minuti.
Per affrontare il cambio di stagione può essere utile la “bombetta”, prodotto dall’azienda agricola Le Querce di Azeglio (www.apicolturalequerce.it) un mix biologico di miele, polline, pappa reale e propoli da utilizzare sia come ricostituente sia come rinforzo per il sistema immunitario; un cucchiaino al giorno al mattino prima di colazione.
Altro prodotto che utilizziamo è il chyawanprash, una sorta di marmellata con zucchero, miele, ghee e oltre quaranta piante officinali che è considerato nella medicina ayurvedica un ottimo rimedio per la longevità e il benessere. Alla base del preparato c’è l’amla (il ribes indiano) che è ricca di vitamina C e quindi aiuta nel rinforzare il sistema immunitario. Viene utilizzato anche nella prevenzione dei disturbi al sistema nervoso e al cuore, all’apparato digerente, al sistema respiratorio, alla pelle, alle ossa, ai capelli, al fegato, al sistema riproduttivo e muscolare…insomma una panacea per “quasi” tutti i mali.
La pratica regolare dello Jala Neti ovvero la pulizia delle cavità nasali, è altresì un rimedio per prevenire i raffreddori e stimolare il corpo ad eliminare le tossine; i benefici sono molteplici: rimuove batteri, muco e polveri dal naso, drena le cavità dei seni nasali, permette all’aria di fluire liberamente e quindi di far scorrere in modo fluido l’energia durante il pranayama, migliora la salute di occhi orecchie e gola, ha un effetto calmante e rilassante e allevia depressone, rabbia e ansia. Non va eseguito in caso di sanguinamento dal naso, infezioni alle orecchie o quando si hanno raffreddore, sinusite o il naso bloccato.
Si esegue con il neti pot, un recipiente con un becco da un lato che permette di versare l’acqua nelle narici. La procedura da seguire è semplice e come tutto occorre solo un po’ di pratica, pazienza e costanza per trovare la modalità migliore per noi. Per eseguire il lavaggio possiamo stare su un lavandino oppure sopra una bacinella o all’aperto.
Ecco i passi da seguire:
1. Riempi il neti pot con acqua tiepida, aggiungi un cucchiaino di sale non raffinato (Attenzione: la tipologia di sale e l’eccessiva quantità possono causare irritazione e mal di testa; meglio iniziare con meno sale e poi man mano regolare la quantità in base alle proprie reazioni)
2. Inclina la testa verso sinistra sopra il lavandino/bacinella; posiziona il becco del neti pot sulla narice destra in modo che si tappi. Apri la bocca e inizia a versare l’acqua nella narice; l’acqua dovrebbe fluire dalla narice destra e uscire da quella sinistra (se l’acqua non fluisce, prova a regolare l’inclinazione della testa). Respira con la bocca mentre effettui l’operazione.
3. Dopo aver versato circa la metà dell’acqua nella narice, concludi l’operazione e soffia il naso per svuotarlo del tutto.
4. Ripeti l’operazione dalla narice sinistra.
Questi sono solo alcuni dei molti accorgimenti che possiamo mettere in pratica nella nostra quotidianità per occuparci del nostro benessere; credo che l’importante sia trovare il rimedio che funziona meglio per ognuno di noi.
Vi riporto di seguito la ricetta della Treben per preparare la tintura di timo e la mia per lo sciroppo di gemme di pino nel caso la prossima estate vogliate prepararvele.
TINTURA DI TIMO: riempire un barattolo o una bottiglia di vetro con i fiori raccolti sotto il sole; versarvi sopra dell’acquavite o della grappa a 38/40 gradi e lasciare al sole per quindici giorni; agitare il barattolo/bottiglia almeno una volta al giorno. Filtrare e conservare in barattoli di vetro al buio.
SCIROPPO DI GEMME DI PINO: Raccogliere i germogli di pino e metterli in un barattolo di vetro a strati con lo zucchero. Lasciare al sole fino a che tutto lo zucchero non sia sciolto e diventi un liquido denso. Se lo zucchero si solidifica e si attacca al fondo, agitare bene il barattolo ogni giorno in modo da smuovere sempre lo zucchero. A lavorazione conclusa filtrare e conservare in barattoli di vetro in frigorifero.
E ora non mi resta che augurarvi un felice inverno!
Namaste